Sono tante le sessioni di pesca che rimangono tra i ricordi di ogni carpista, alcune caratterizzate da catture record, altre da situazioni difficili, altre da colpi di fortuna; ma ce ne sono alcune dove tutto fila liscio proprio come te lo eri immaginato.
L’avventura che vi vogliamo raccontare io e Nicholas è fatta di natura, amicizia, divertimento e soddisfazione.
Tutto comincia a marzo quando Nicholas , in una delle tante chiamate dove si parla di pesca, mi propone di organizzare una sessione di una settimana sul lago di Pusiano ad inizio ottobre, dove l’anno scorso assieme ad un amico aveva ottenuto ottimi risultati.
Detto fatto, ferie prenotate al lavoro e postazione prenotata sul lago.
Arriviamo a Pusiano e le notizie sul numero di catture non sono il massimo, con il lago pieno per tre giorni a causa di un enduro benefico le catture sembrano di poco superare le 15 unità con una sola carpa otre 20 kg.
Non ci perdiamo d’animo e con tutto l’entusiasmo che abbiamo in poche ore siamo pronti a calare gli inneschi che andranno ad occupare per la maggior parte il vecchio letto del fiume che attraversa il lago a quasi seicento metri di distanza e le altre a scalare a profondità e distanze minori.
Per quanto riguarda le esche, viste le temperature ancora miti, ci affidiamo all’immancabile Big water mix con aggiunta di Spanish Red e Apricot Dream flavour.
Dream… come il sogno che stava per cominciare: la prima notte era passata tranquillamente, ma alle prime luci dell’indomani si aprivano le danze e ogni giorno a seguire ci venivano a fare visita mediamente tre carpe. La felicità era a mille, grazie anche alle stupende giornate autunnali, il lago piatto che rendeva ancora più piacevole questa settimana di pesca, ma a tutto ciò mancava solo un particolare: qualche esemplare di taglia discreta.
Le catture si susseguivano, ma mancava ancora il raggiungimento della soglia dei 20kg e dopo una giornata di forte vento, era giunta l’ultima sera prima del ritorno a casa.
Caliamo le canne in maniera precisa e minuziosa sapendo di giocarci l’ultima possibilità . Era quasi buio e in maniera spontanea ci eravamo dati un forte abbraccio facendoci a vicenda un grande in bocca al lupo!
Passiamo la serata in compagnia di un grande amico e pescatore tra una salsiccia e qualche birra, fino all’ ora di addormentarci, con la speranza che a svegliarci non fosse stato il suono della sveglia ma quello di un segnalatore.
All’alba è il mio Delkim a darci la sveglia con un suono costante, in un attimo siamo in gommone e appena arrivati sul pesce intravedo una sagoma lunghissima tanto da farmi pensare per un attimo che fosse un amur.
Una volta portato a guadino la felicità esplode, ad occhio sembra raggiungere i 20 kg.
Ci avviamo per ritornare alla postazione ed ad un tratto in lontananza sentiamo l’avvisatore di Nicholas strillare; l’agitazione esplode e per fortuna l’amico che aveva passato la notte con noi corre a ferrare.
In un attimo siamo a riva e Nicholas dopo aver caricato in gommone il nostro amico corre verso l’ultima cattura.
Io resto a riva ad osservarli e dopo un po’ sento l’urlo di gioia di Nico arrivare dal lago aperto.
Arrivato a riva me la mostra e anche questa sembra raggiungere il traguardo sperato, pesiamo le carpe ed entrambe fermano l’ago della bilancia poco oltre i 20kg.
Siamo felicissimi e cominciamo a tirare le somme, 22 partenze con taglia media dai 13 ai 15 chili una 18,5 kg una 19 kg e due da 20 kg.
Si certo non abbiamo catturato uno dei mostri del lago ma siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto grazie ad un grande lavoro di squadra e al mitico
Big water.Big team, Big water!
Alessandro Govoni