La Keen Carp, formatasi nell'autunno 1993, era una piccola impresa che ha avviato la propria attivit? con un modesto assortimento di prodotti. Nella primavera del 1994 venne presentato al meeting dei carpisti tenutosi al Centro Water Sports di Genk un assortimento composto da 12 aromi, 1 dolcificante, 5 coloranti e 4 mix per boilies.
Eravamo vicini alle famose aziende Nash, Maddocks, Hutchinson, ecc., e accanto a nomi del genere ci sentivamo davvero piccoli. I prodotti per? colpirono in pieno: tra i circa 6000 visitatori soltanto pochi non acquistarono almeno un prodotto della Keen Carp. Quando poco dopo giunsero riscontri positivi di molti pescatori ci siamo accorti di essere sulla strada giusta.
Naturalmente negli anni successivi l'assortimento dei prodotti ? cresciuto sempre pi?, solo per gli aromi abbiamo 55 prodotti. Poi parleremo anche dei prodotti, ma in un altro momento.
Il nome Keen Carp non ? stato scelto a caso. La parola Keen significa intelligente. Altro significato della parola ? essere appassionati. La parola Carp (carpa) parla gi? di per sé. Combinando le parole Keen Carp in un'espressione possiamo affermare che amiamo le carpe e ci piace pescarle in maniera intelligente.
Il carpista va praticamente a caccia grossa: a caccia d'uno dei pesci d'acqua dolce pi? grossi e la cattura d'una carpa ? una vera bomba adrenalinica. Questa bomba adrenalinica ? ancora pi? efficace se all'amo abboccano una o pi? grosse carpe. Un record assoluto o la cattura d'un pesce ardentemente desiderato rappresentano una grandissima esperienza. Il concetto di cattura, il peso del pesce tra le braccia, le foto, la gioia estatica e la susseguente euforia. Se poi abbiamo una bilancia a portata di mano e intorno il silenzio mi immagino cos? il paradiso (almeno il settore per carpisti del paradiso...). E c'? ancora qualcosa che procura estasi al pescatore: aver superato l'intelligenza d'un animale considerato tra i pi? furbi degli animali acquatici. Si pu? discutere in merito alla parola "furbo" in quanto un animale non possiede la ragione ovvero la capacit? di ragionare. Diciamo le cose in un altro modo: la carpa ? pi? capace, rispetto ad altri pesci, ad imparare dalle esperienze negative: questo ? sicuro. La carpa inoltre possiede un timore innato: gli esemplari stupidi ci rimettono presto, li acchiappa un pescatore affamato, avido e stupido o un predatore con le pinne. I pesci pi? intelligenti, timidi e svegli rimangono. Chi cattura regolarmente grandi pesci comprende bene l'essenza della pesca alla carpa. E non c'entra niente il rollaggio per tante ore, al quale ritorner? in seguito. Non c'entrano quasi niente le pasturazioni utilizzate in gran quantit?. Anzi, non c'entrano niente i prodotti costosi. Ovviamente ci sono delle eccezioni, alle quali poi torner?.
Il terzo fattore riguardante la gioia provata nel pescare un pesce da record ? lo sguardo all'indietro, cio? i preparativi eseguiti prima della pesca in questione. Ci prepariamo, ovvero progettiamo quali e quanto materiale da pasturazione usare, pianifichiamo gli acquisti, impastiamo le boilies, scegliamo il luogo e l'attrezzatura necessaria, ecc. Molto spesso questi sono i preparativi necessari che significano anche per? rinuncia: ad esempio la preparazione di enormi quantit? di boilies, la pasturazione col freddo e la neve o altri pescatori presenti sul posto da noi pasturato. Molto spesso dobbiamo metterci tanti soldi e molto tempo. Ma tutto questo viene dimenticato in un attimo.
In momenti del genere, come carpista, mi dimentico che non sto trascorrendo il tempo libero con la mia famiglia e ho la testa piena di carpe, esche, ecc. I momenti quando sono lontano da mia moglie, proprio quando lei avrebbe bisogno di me. Devo staccarmi a fatica dalla mia passione e sono costretto ad occuparmi di noiose cose quotidiane, come guadagnare soldi e altre faccende casalinghe. Devo sempre ripartire l'attenzione tra la pesca e "l'altro mondo". Da una parte andrei sempre a pesca di carpe, dall'altra parte invece ho bisogno d'una famiglia, d'un porto pi? o meno sicuro dove gettare l'ancora. In caso contrario sarei messo piuttosto male, barba lunga mezzo metro, unghie lunghe 10 cm, ricoperto di muco di carpa e completamente denutrito borbotto qualcosa riguardo l'attrezzatura, piombi e carpe giganti. E naturalmente senza radio e giornali ma grazie a Dio con un bancale con 500 kg di boilie accanto alla tenda, che non finiscono mai. Ho capito, sono un carpa-dipendente, un fesso (secondo gli altri) da rinchiudere in manicomio. Vedo davanti a me gli sguardi straniti. Fanno intendere: "Dai, lascialo perdere." E forse sussurrano anche: "Conviene tenerlo un po' sott'occhio, potrebbe diventare pericoloso."
Forse ho tratteggiato una figura troppo umoristica, ma non ci capita cos??
Con questo voglio dire che se la pesca alle carpe ? la tua passione allora ? molto importante il risultato. Senza catture regolari e particolari l'esperienza non ? divertente. ? frustrante. Almeno per me. In tali casi il mio livello d'adattabilit? scende al minimo, non sono pi? una persona di buona compagnia come invece in genere. A quei pescatori che dicono "Oh, da settimane non prendo niente ma mi godo la natura" dichiaro quanto segue: "Allora siediti su uno sgabello con un termos cos? almeno non devi neanche portarti tutta l'attrezzatura.". C'? un po' d'indifferenza da parte mia, ma credo che non bisogna appassionarsi a cose senza senso. Ed ? una grossa generalizzazione, dato che ognuno pesca secondo le proprie possibilit? e i propri limiti ma nessuno ha bisogno di simili commenti.
La maggior parte dei carpisti non dispone di tempo illimitato, per questo deve gestirlo bene. A volte sento sul collo il pungente sguardo di mia moglie quando vado a pesca. Quindi il tempo che passo in acqua deve essere d'ottima qualit?. Non ho tempo da perdere con l'attrezzatura, bisogna cominciare bene le cose e devo essere sicuro dell'esca che uso. Detto in maniera estrema: non ho in mente se pesco qualcosa ma quando. E sogno carpe enormi che nuotano nel fiume, pesci giganti che vogliono prendere solamente la mia boilie. Che nuotano supplicando sulla superficie quando sentono l'odore della mia esca... come si suol dire...
Visto che stiamo parlando di risultati, ora siamo nel 2010, noto con terrore di avere gi? 51 anni. Quindi sto pi? di l? che di qua... Ho preso in mano la canna da pesca per la prima volta a 8 anni, ma negli ultimi 37 anni mi sono concentrato esclusivamente sulle carpe. Negli ultimi 20 anni invece mi sono occupato di esche e pasturazioni professionali. Ho studiato per molti anni la tecnologia dell'alimentazione e del gusto, gli aminoacidi, ecc. L'utilizzazione delle conoscenze teoriche nella pesca alla carpa per? sono un'altra storia. Anche per questo ci vogliono anni, soprattutto se vogliamo ottenere una visione migliore, che genera gioia e dolore, pi? di quanto avrei voluto. Io stesso ho sub?to, in proporzione adeguata, degli insuccessi. C'? sempre da imparare ma comunque la pesca alla carpa non ? pi? un territorio vergine. Bisogna imparare, ed applicare, numerose leggi e regole. Queste conducono ad una pesca fruttuosa. Quanto saremo stati bravi dipende da tante cose ma in primo luogo dalle caratteristiche personali. Ma di questo ne parler? pi? in l?.
Se qualcuno vuole diventare scrittore deve prima imparare l'alfabeto, poi formare parole semplici e brevi frasi. Alla fine queste diventeranno frasi complete che comporranno un libro, nel quale giochiamo con la lingua, creiamo la tensione e passiamo dal tragico al comico. In breve: un libro che vale la pena leggere.
? inimmaginabile che qualcuno scriva un bel libro senza conoscere l'alfabeto.
La pesca alle carpe assomiglia a quanto detto sopra:
chi vuol diventare un bravo carpista deve prima imparare qualche legge e regola (l'alfabeto). Con queste nozioni di base e poi con l'approfondimento e il raffinamento (parole e frasi) la pesca alla carpa avr? successo. Alla fine uno diventer? un carpista di successo (il bel libro).
Senza la conoscenza delle regole basilari la pesca alla carpa diventa soltanto una lotteria con lavoro abborracciato. Nella pratica ci? ricambia duramente i colpi. In genere la pesca, ed in particolare la pesca alla carpa, deve essere approcciata dal lato sentimentale, come se fosse un'arte. Non a caso dicono: "l'arte della pesca." Quindi non scienza. Dal punto di vista psicologico lo scrittore ha un gran vantaggio: scrive ci? che ? possibile, niente ? considerato follia. Anche alla storia pi? fantasiosa si pu? aggiungere un filo logico. Non serve troppa tecnica, ma piuttosto una storia tipo "veni, vidi, vici". E soprattutto tante foto di grossi pesci. Anche col fotoshop vanno bene. Il lettore mangia tutto. Credo che questo tipo di lettura sia una buona "sostanza di pasturazione", ma d'una prosa simile dopo un po' di tempo ne abbiamo abbastanza. Almeno io sicuramente. Anche voi vorreste avere informazioni in merito che possono migliorare i risultati della pesca. E proprio qui c'? il problema: mancano praticamente tutte le informazioni.
Oso affermare che la pesca alla carpa non ? per niente una cosa impenetrabile come penseremmo o come vorremmo pensare. ? vero che ci sono delle leggi ferree ma a quanto ne so di queste non ne parla mai nessuno e nessuno le descrive. Probabilmente perché la pesca alla carpa ? vista come un hobby. Se invece uno si guadagnasse il pane pescando carpe e catturando pesci allora si approccerebbe in maniera molto pi? ?tecnica?, logica e legittima. Allora la pesca alla carpa uscirebbe dall'essere considerata a livello amatoriale smascherando molte storie insensate. Le storie degli scrittori e dei produttori. Storie insensate, prodotti ed affermazioni che vengono a costare molto ai pescatori e che per giunta spesso non portano a maggiori catture. Anzi, la pesca pu? andare anche peggio (!). Quindi non sono cose da poco ci? che scrivo e, anzi, voglio fare qualcosa a favore.
La cattura, nella pesca alla carpa, ? per me una specie di risoluzione dei problemi: il risultato delle conoscenze, dell'esperienza e dei mezzi utilizzati. Ma queste conoscenze devono essere ottenute, non basta il buon senso. All'interno di queste conoscenze si sono infiltrati troppi pensieri nebulosi e si sono create molte cose deformi, causate dall'errata spiegazione delle proprie esperienze, dalle pubblicit? fuorvianti, dalle informazioni ingannevoli degli autori (sia se sostenute o no dai produttori di esche) e mezze verit? (che allo stesso tempo sono anche mezze bugie). Tutto ci? ? dimostrato dal fatto che molti carpisti hanno ancora questioni irrisolte, la pesca invece ? diventata un confuso ammasso di problemi in cui solo ogni tanto ci stupiamo di un paio di cose.
Facciamo (di nuovo) il paragone con la stesura d'un libro: nella situazione sopra descritta abbiamo soltanto qualche parola scritta male. Niente alfabeto, per non parlare della grammatica. Non c'? quindi da meravigliarsi se gran parte dei carpisti rimane in genere ad un livello. E non solo i carpisti...
Probabilmente vi siete accorti che sono un tipo molto critico, perfezionista al massimo, cosa che molto spesso diventa spiacevole. Soprattutto per chi mi sta attorno. Il tempo d'ottima qualit? passato a pescare carpe ? la cosa pi? importante: cio? orientato ad un risultato straordinario. Abbiamo introdotto questa filosofia anche nei prodotti. Il nostro obiettivo ? stato di creare un prodotto top. Una volta raggiunto con la selezione allora lo teniamo con un prezzo fissato. Non facciamo il contrario. Se la cattura non ? buona allora il prodotto non finisce sul mercato, punto. Questo non si addice al mio modo di vedere le cose e perci? non ? neanche la politica commerciale della Keen Carp.
? una grande gioia per me condividere con voi la competenza che ho costruito per 37 anni come carpista e produttore. Sono sicuro di causarvi numerosi momenti spiacevoli, questo per? ? un processo indispensabile per migliorare. Sono sicuro anche che molti di voi apriranno gli occhi e comprenderanno meglio la pesca alla carpa. Probabilmente coster? meno. Spero che queste persone, le quali sanno davvero di cosa stanno parlando, sapranno poi al momento giusto condividere e trasmettere le loro conoscenze.
Amen...
Hub Genders
KeenCarp
ottobre 2010